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Teo, Leo e Artemis I

Cari amici,
con questa newsletter settimanale desideriamo ricordavi alcuni appuntamenti e proporvi una riflessione con il brano “Teo, Leo e Artemis I”.

Sabato e domenica sarà presente al termine delle messe “La Bottega del SanCarlino”. Tante idee regale per Natale e dolci da gustare. Clicca qui per maggior informazioni

In previsione della prossima domenica insieme del 4 dicembre vi invitiamo a prenotarvi (entro giovedì 1 dicembre) per il pranzo cliccando qui

Di seguito il brano “Teo, Leo e Artemis I” a cura di Luigi Borlenghi. Buona lettura!

“Ciao Teo”

“Ciao Leo”

“Che emozione!”

“Ti sei visto con Martina?”

“Ma no! Cioè ma sì! No cioè, a parte Martina, dico che emozione vede partire la missione Artemis I!”

“La prima del programma che riporterà l’uomo sulla Luna dopo più di mezzo secolo”

“Quella. Mamma mia quando ho visto i quattro motori e i booster accendersi, che paura che succedesse qualcosa! E invece eccolo l’SLS (Space Launch System ndr) alzarsi e poi sparire nel cielo!”

“Certo che se è riuscito ad emozionarti più di Martina!”

“È una cosa diversa Teo”

“Lo sò”

“Che cosa grande, anche in questa epoca, col Covid e la guerra. Almeno si pensa ad altro”

“No Leo! La questione non è ‘pensare ad altro’, ma pensare il tutto. Oggi c’è ancora la pandemia e la guerra, ma il nostro pensiero deve abbracciare ogni evento che ci venga proposto e la partenza di Artemis I e di Moonikin Campos è cosa grande”

“E chi è questo Campos?”

“Ah Leo! È il manichino che costituisce l”’equipaggio’ di questa prima missione senza uomini a bordo”

“M’hai fregato come al solito!”

“Dai Leo, scherzo!”

“Ma come credenti come possiamo giudicare questo avvenimento?”

“Ti cito Paolo VI, il suo messaggio all’equipaggio di Apollo 11 nel 1969:

Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini del buon volere!

Noi, umili rappresentanti di quel Cristo, che, venendo fra noi dagli abissi della divinità, ha fatto echeggiare nel firmamento questa voce beata, oggi vi facciamo eco, ripetendola come inno di festa da parte di tutto il nostro globo terrestre, non più invalicabile confine dell’umana esistenza, ma soglia aperta all’ampiezza di spazi sconfinati e di nuovi destini.

Gloria a Dio!

E onore a voi, uomini artefici della grande impresa spaziale! Onore agli uomini responsabili, agli studiosi, agli ideatori, agli organizzatori, agli operatori! Onore a tutti coloro che hanno reso possibile l’audacissimo volo! A voi tutti onore, che vi siete in qualche modo impegnati! Onore a voi, che, seduti dietro i vostri prodigiosi apparecchi, governate, a voi, che notificate al mondo l’opera e l’ora, la quale allarga alle profondità celesti il dominio sapiente e audace dell’uomo.

Onore, saluto e benedizione!”

“Allora … è una cosa buona?”

“È l’azione dell’uomo che si rivolge al Cosmo, di  cui Cristo è il centro, per indagarvi le tracce della presenza del Mistero”

“Non sò quanto questo sia nelle intenzioni degli uomini, piuttosto una volontà di potenza”

“In ogni azione viene posta la possibilità di scegliere, anche la conquista dello spazio ci propone la possibilità di un potere che voglia divorare il Creato piuttosto che custodirlo”

“E allora?”

“Allora affidiamo alla ‘Stella del mattino’, Maria, l’avventura dell’uomo nello spazio”

“Ave Maria allora”

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