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Preghiere, appuntamenti e spunti di riflessione

Cari amici,
con questa “corposa” newsletter desideriamo segnalarvi i seguenti contenuti:

PREGHIERA IN OCCASIONE DEL BATTESIMO DI GESU’:
Gesù, quella del tuo battesimo al fiume Giordano è l’ultima scena d’incarnazione che ci affidi in questo tempo di Natale, giunto oggi alla sua conclusione. Sì, al Giordano tu non esiti, Gesù, a mescolarti a tutti coloro che vengono dal Battista, disposti a cambiare, a convertirsi perché sono giunti i tempi messianici. Sì, al Giordano tu vieni a condividere i bisogni e le attese di coloro che continuano a volgere gli occhi a Dio, sicuri che realizzerà le sue promesse. E lo Spirito scende su di te come colomba, per abitare ogni giorno del tuo ministero. Tu sei il Figlio, l’amato: a te il Padre ha chiesto di rivelare agli uomini la sua bontà, attraverso il dono della tua stessa vita. Tu sei il Servo, in cui il Padre ha posto il suo compiacimento, colui che viene non per fare da padrone, non per imporsi, ma per abbassarsi, per accettare anche la morte pur di trasmettere la vita. (don Roberto Laurita)

IL FUNERALE DI BENEDETTO XVI
Qui trovate l’omelia pronunciata da Papa Francesco in occasione del solenne funerale del papa emerito Benedetto XVI. Qui potete visionare in video l’intera cerimonia

LE GIORNATE INSIEME
In questa prima settimana dell’anno abbiamo avuto la grazia di vivere insieme diverse giornate con nostri ragazzi. Qui sotto trovate le immagini

I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Domenica prossima, 15 gennaio, vivremo la tradizionale domenica insieme con la santa messa, il pranzo comunitario e i giochi per i nostri bambini e ragazzi. Qui trovate il modulo per l’iscrizione e il pagamento

TEO, LEO E LA BANDA DEI TRE
“Ciao Teo”
“Ciao Leo, perché quel broncetto?”
“Perché sai … Epifania, tutte le feste si porta via!”
“Mannaggia, eh!?”
“Ti abitui alle feste e poi …”
“Ma la festa, per un cristiano, non finisce mai. C’è un modo di vivere la festa che è dimenticanza di tutto, creazione di un mondo irreale dove le fatiche della vita vengano scacciate, anche solo per un attimo, ma la festa del cristiano è, invece, l’emergere dello stupore circa la Salvezza, che resta sempre”
“Però i regali, il panettone, i fuochi di Capodanno, i dolci nella calza della Befana! Sì, capisco che siano cose da pagani …”
“Ma ci allietano, lo so, ed ben giusto che anche noi si partecipi alla festa. Non siamo dei musoni noi cristiani, a meno che non ci sia un contenuto anticristiano, come ad Halloween per esempio, possiamo ben ‘Ridere con chi è nel riso’ come dice la Scrittura (a patto poi di ‘piangere con chi è nel pianto’)”
“Ma … e i re Magi?”
“Sono quelli cui si manifesta Gesù. Sono citati solo nel Vangelo di Matteo il quale parla di ‘alcuni magi venuti dall’oriente’. Non sappiamo chi fossero, si pensa sacerdoti zoroastriani, cioè di una religione diffusa nella zona dell’attuale Iran. Ora la nozione di Oriente va però ben definita. Infatti se così apparivano certamente al popolo di Israele, l’altopiano iranico rappresenta una cerniera tra Oriente ed Occidente, sia geograficamente che culturalmente. Mentre in Oriente la nozione dell’’Unico primo’ è impersonale in Occidente è personale. In questo lo zoroastrismo ha caratteristiche ‘occidentali’. La narrazione originale dello zoroastrismo, infatti, narra di un dio buono, Ahura Mazda, che crea il mondo, e un dio maligno, Angra Mainyu, che lo perverte. Ahura Mazda manda poi un profeta ad annunciare la verità agli uomini, Zoroastro, e alla fine dei tempi, in una grande battaglia, le forze del bene sconfiggeranno quelle del male e ristabiliranno il mondo originale mentre anche le anime dei dannati verranno riscattate per partecipare al trionfo del bene. I due dei in conflitto rimandano poi alla divisione del pantheon hindu, a sua volta diviso in due ‘famiglie’, una nozione che si trasmette poi anche in occidente, arrivando a definire le due ‘famiglie’ di dei delle mitologie norrene”
“Perciò tutti copiano tutti”
“Sì Leo, esiste evidentemente una connessione tra mondi religiosi che immaginiamo a ‘tenuta stagna’”
“Allora anche i Magi non sono così estranei a Gesù!”
“Infatti, pensa che essendo astrologi hanno visto la ‘Stella’ e l’hanno correttamente interpretata. Non sappiamo cosa fosse, forse una congiunzione di pianeti che alcuni pensano possa essere la stessa sotto la quale, secondo la tradizione, sarebbe nato anche David, per questo i Magi vengono ad Ovest a cercare il ‘Re di Israele’”
“Gesù è infatti ‘Figlio di David’ e David ha come simbolo la ‘Stella di David’”
“Sì e no Leo, il simbolo della stella a sei punte è molto successivo agli eventi di cui parliamo, ma è significativo che quella stella si componga dall’unione di un simbolo maschile ed uno femminile, che rimanda direttamente al Śrīyantra, un simbolo induista”
“Anche qui allora una osmosi di simboli e significati”
“Sì Leo, il simbolo del moderno Israele rimanda al simbolismo orientale dell’unione dei princìpi maschile e femminile. Perciò vedi che Gesù nasce in un mondo già preparato non solo dalla storia del popolo ebraico, ma anche da quella di un mondo dove la presenza di Dio è stata intuita anche se velata da una pesante nebbia”
“Beh! Su questo ti sentirò un’altra volta. Per ora … basta che mamma mi riempia la calza che metto in sala”
“Ancora? Ma sei grande!”
“E allora!?”



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